Alla venuta del Signore nella parusia tutti moriranno oppure alcuni sa…

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Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.

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Quesito

Gentile padre Angelo, 
Oggi leggevo questo brano della prima lettera ai tessalonicesi (1Ts 4,13-18): “Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti. Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore. Confortatevi dunque a vicenda con queste parole”.
Qui sembra che al momento del giudizio ci saranno persone ancora vive che andranno direttamente nell’aldilà poco dopo la Risurrezione degli altri. 
Il problema è che nelle rivelazioni di Maria Valtorta Gesù dice come avverranno le cose negli ultimi tempi in modo molto più logico. Lui dice che ad un certo punto finirà in mondo e moriranno tutti. Non ci sarà però subito la Risurrezione dei morti e il giudizio finale perché si dovrà aspettare un tempo affinché tutti gli abitanti del Purgatorio finiscano la loro pena secondo giustizia. Una volta che il Purgatorio sarà completamente svuotato e quindi non avrà più ragione di esistere avverrà la Risurrezione dei morti, il Giudizio Universale e ciascuno si porterà il suo corpo in Paradiso o all’Inferno. Mi sembra molto più logico da come sembra, a una lettura materiale, che descriva le cose San Paolo.
Però la lettera ai Tessalonicesi è Parola di Dio. Sono un po’ confuso. Mi può aiutare? 
La ringrazio anticipatamente
Dio la benedica 


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. i cristiani di Tessalonica, l’attuale Salonicco, credevano che i fratelli defunti non avrebbero potuto aver parte alle feste trionfali per la venuta di Gesù Cristo.
Ma San Paolo afferma che i giusti che allora saranno vivi non avranno alcun speciale vantaggio sui morti, perché gli uni e gli altri saranno ugualmente spettatori del grande avvenimento.

2. Circa l’affermazione di San Paolo i Santi Padri orientali ritenevano che non tutti gli uomini sarebbero morti, ma alcuni che sarebbero vivi al momento della venuta del Signore, e sarebbero passati immediatamente dalla vita presente allo stato della gloria.

3. San Tommaso però non è di questo avviso e dice che tutti moriranno perché San Paolo stesso dice: “come tutti muoiono in Adamo” (1Cor 15,22).
Ugualmente San Paolo dice: “noi tutti risorgeremo” (1 Cor 15,51).
Se tutti risorgeranno, vuol dire che tutti dovranno morire.
È per questo che San Paolo dice ancora: “Così la morte ha raggiunto tutti gli uomini” Rm 5,12).

4. Sicché San Tommaso conclude: “Dunque bisogna dire che alcuni saranno trovati vivi nel tempo in cui il Cristo verrà per il giudizio; ma in quell’istante moriranno e immediatamente risorgeranno. Perciò a causa di quel piccolo intermezzo di tempo essi sono considerati vivi”.

5. E ancora: “Perciò sembra che si debba dire che tutti moriranno e che tutti saranno risuscitati, e questo contemporaneamente.
E l’Apostolo qui non dice che quelli risorgono prima di questi, ma che quelli risorgono prima che questi vadano incontro a Cristo.  
Infatti, anzitutto, alla venuta del Signore, moriranno coloro che saranno trovati vivi e poi, immediatamente insieme con coloro che erano morti in precedenza, risorgendo, saranno rapiti tra le nubi”.

6. In riferimento a quanto dice Maria Valtorta: sul fatto che dovrebbe passare tra la venuta di Cristo e la risurrezione dei morti un po’ di tempo perché purgatorio deve essere completamente svuotato, si può obiettare che il purgatorio può essere svuotato anche all’istante.
Inoltre – se quanto hai riferito è conforme al pensiero di Maria Valtorta – la Sacra Scrittura non lascia pensare Cristo torni sulla terra e debba aspettare che il purgatorio si svuoti per far risorgere i morti.

7. Penso invece che sia plausibile l’interpretazione di San Tommaso: all’istante tutti moriranno e all’istante tutti risorgeranno, compresi coloro che si trovano in purgatorio.

Con l’augurio di essere trovati tra quelli che sorgeranno per la vita eterna, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. 
Padre Angelo




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P.Angelo Bellon op, docente di teologia morale.