Mentre appare ormai certo che gli attentati avvenuti il giorno di Pasqua nelle chiese cattoliche e negli alberghi dello Sri Lanka siano da attribuire a un recente e fino a ieri semisconosciuto gruppo terroristico locale, balzano agli occhi due tweet quanto meno bizzarri di Barack Obama ed Hillary Clinton in cui l’ex Presidente degli USA e il suo ex Segretario di Stato chiamerebbero le vittime degli attentati non “cristiani” ma “adoratori della Pasqua”.
Il merito di queste osservazioni va Mohamad Tawhid, un Imam australiano che ha studiato nelle scuole sciite prima dell’Iran e poi dell’Iraq, e che ha da sempre preso posizioni molto nette a favore della pace dedicando le sue migliori energie a dare forza a un Islam ragionevole e riformista.
Tawhid, autorità assoluta nel proprio campo, è conosciuto dai ministeri degli interni di molte nazioni mondiali perché, come in questo caso, aiuta le intelligence internazionali a districarsi nelle miriadi di sigle che ogni giorno nascono e muoiono nel mondo musulmano.
Non bisogna dimenticare, infatti, che un fatto per noi assolutamente relegato nel passato quale quello delle crociate è invece assolutamente sufficiente, per chi è vicino alle posizioni dell’Isis, per mettere bombe nelle chiese cattoliche, come è avvenuto non più di 24 ore fa nello Sri Lanka causando centinaia di morti e feriti.
L’Isis, infatti, o anche il National Thowheeth Jama’ath che sarebbe il responsabile attuale degli attentati nello Sri Lanka, vogliono restaurare lo Stato Islamico ovvero il Califfato, e per questo denominano se stessi “soldati del Califfato” e odiano i cristiani che definiscono “crociati”: così chiamavano, per esempio, non più di un paio d’anni fa gli adolescenti vittime delle loro bombe al concerto di Ariana Grande a Manchester.
In questo clima colpisce che Barack Obama e Hillary Clinton definiscano le vittime che erano a Messa ieri “adoratori della Pasqua” invece che “cristiani” mentre invece chiamano “musulmani” l’insieme degli islamici feriti dalla crescita dei musulmani fondamentalisti.
È lo stesso Imam Mohamad Tawhid a farlo notare in due suoi tweet; in essi mette a confronto l’imbarazzante disparità di trattamento con cui prima Obama e poi la Clinton si dicono rattristati con quella parte della communità musulmana che è contro la violenza mentre, semplicemente, condannano gli attacchi contro gli “adoratori della Pasqua” perché tale atto è contro l’umanità.
In realtà, addirittura, la traduzione “adoratori della Pasqua” che ha preso piede in Italia per citare i tweet dei due famosi politici americani, non è del tutto corretta e rende poco la formulazione volutamente asettica che Obama e la Clinton hanno scelto per non nominare i cristiani.
Gli “Easter worshippers” con i quali i due potenti americani solidarizzano infatti, sono semplicemente quelli che “rendono culto nel giorno di Pasqua”; cioè, detto semplicemente, sono quelli che si trovavano dentro l’edificio di culto il giorno di Pasqua, e cioè quelli che vanno a Messa il giorno di Pasqua.
I due tweet sono quindi addirittura peggio di come sembrano. Essi sono qualcosa come: ci rammarichiamo con i musulmani “buoni” perché i musulmani “cattivi” hanno ucciso quelli che erano in Chiesa il giorno di Pasqua.
Tawhid, insomma, da attento studioso del rispetto religioso in tutte le sue dimensioni, vuole farci riflettere su qualcosa di molto importante. Mentre alcuni musulmani fanno strage di cristiani perché li ritengono in una tale continuità con la loro storia da reputarli colpevoli delle crociate, chi governa il mondo ora, mentre chiama gli adoratori di Allah “musulmani”, descrivere i cristiani solo come frequentatori di templi senza ritenere neppure meritevole delle loro scelte dare nome alla loro Fede e ciò perfino quando dare il culto della propria Fede li ha portati ad essere vittime di una strage.
Perché fa così? Evidentemente perché teme che i musulmani da cui spera di raccogliere i voti si infastidiscano anche solo a sentire che venga fatto il nome di “cristiano” e per ciò preferisce usare un giro di parole. Dimenticandosi che la pace nel mondo può essere costruita solo se il rispetto è vissuto su tutti i fronti, anche verso i cristiani che vengono trucidati per la loro Fede manifestata il giorno di Pasqua.