2020-05-01 – Commento di Venerdì

Fonte dell’articolo silvestrini.org

Il Figlio del carpentiere. ||| Scegliamo di commentare oggi la memoria di san Giuseppe nella sua memoria. Non ne sappiamo molto. Giuseppe, anche lui, come la Madonna Santissima, l'uomo di fede, di fede e di speranza. Anche lui ha creduto alla Parola, senza pretendere di capire tutto, come Maria. Il vangelo ci presenta proprio questa famiglia, famiglia di Giuseppe, una famiglia semplice… Eppure Gesù, anche se figlio di un semplice carpentiere, sa parlare bene… seppur non avesse studiato nelle scuole di Gerusalemme stupisce comunque per la sua saggezza. Oggi la nostra attenzione però viene spostata al lavoro. San Giuseppe lavoratore… La reazione della gente di Nàzaret, nel vangelo di oggi, a proposito della sapienza di Gesù, fa pensare al capitolo del Siràcide, che contrappone il lavoro manuale e la Legge. La gente del popolo (operai, contadini) dice il Siràcide, mette tutta la sua attenzione nelle cose materiali; lo scriba invece ha pensieri profondi, cerca le cose importanti e può essere consultato per il buon andamento della città. La gente di Nazaret si domanda: «Da dove mai viene a costui questa sapienza. Non è il figlio del carpentiere?», che non ha studiato e non può avere cultura? È chiaro: la sapienza di Gesù è sapienza divina ed Egli ha insistito varie volte sul mistero di Dio che viene rivelato ai piccoli, ai semplici e nascosto ai sapienti ed ha criticato gli scribi che "dicono e non fanno".
D'altra parte il Vangelo insiste anche sulla Parola: è necessario, dobbiamo, accogliere la parola di Dio! E soltanto se ci ispiriamo alla Parola di Dio il nostro lavoro vale, il nostro lavoro ha un valore costruttivo, costruiamo, creiamo il mondo con Dio. «Tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre». Tutto quello che facciamo, tutti i lavori, lavori materiali, intellettuali, sia lo studio, sia la carità fraterna, lo facciamo per il Signore… Il Vangelo ci dice, che il nostro servizio deve essere sincero, umile, dobbiamo avere la disponibilità nella carità, tutto questo per essere uniti a Gesù, figlio del carpentiere, quel Figlio, che ha dichiarato di essere venuto a servire e non per essere servito. La vera dignità consiste proprio in questo: nel servizio dei fratelli, secondo le proprie capacità, in unione con Gesù, Figlio di Dio. Verifichiamo la nostra scala di valori, per renderla sempre più aderente ai pensieri di Dio.

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Informazioni su Luciano Del Fico 17670 Articoli
A partire da marzo 2013 un vero e proprio cambiamento comincia nella sua vita, da quel momento comincia per lui una vera conversione. Per ringraziare Gesù dei doni ricevuti, si occupa del sito web della sua parrocchia, poi crea un ebook di preghiere e novene che trovate su Amazon, infine crea Lodeate.it per diffondere la Parola di Gesù!