“Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”, sono le parole del profeta Zaccaria. E noi, oggi, guardiamo quel pezzo di legno, guardiamo quella croce su cui un Dio si è lasciato crocifiggere al posto nostro. Ma è un Dio che parla. In giro ci sono troppi crocifissi che non parlano più. Quelli che portiamo al collo, che usiamo come ornamenti nelle nostre case, quei pochi ormai rimasti impolverati negli ospedali, nelle carceri e nelle scuole.
Chiediamoci cosa invece pensiamo noi della Croce. E chiediamo quanto siamo disposti a pagare per essere accanto a tutti gli uomini e donne “crocifissi”. Crocifissi nella loro malattia, nella loro solitudine, nella povertà ed emarginazione, nei problemi, nei disastri familiari, nei figli drogati, nei vecchi abbandonati.
Quanto siamo disposti a farci inchiodare su quella croce! Lasciarci inchiodare quando la preghiera si inaridisce, si svuota. Lasciarci inchiodare quando elemosiniamo la simpatia di coloro che hanno diritto alla nostra o quando cerchiamo di farci pagare il nostro altruismo e la nostra solidarietà
Lasciarci inchiodare, senza, ribellarci, quando gli altri ci offendono, criticano, calunniano. Dacci una mano, Signore, a noi che troppo spesso non sappiamo voler bene ai nostri amici o a chi ci ama davvero.
Le video riflessioni di Don Mauro Manzoni
Caro Don Mauro, è sempre un emozione ascoltare e leggere le tue riflessioni. Oggi ho avuto una giornata pesante, una delle piccole croci che noi comuni mortali non abbiamo la forza di portare, ma ascoltare e leggere le tue parole, insieme alla visione del Cristo in croce mi fa comprendere che noi troppo spesso ci lamentiamo, non riusciamo a sopportare il dolore e il peso della vita. Come facciamo con le medicine, pensiamo che Nostro Signore stia lì a dover risolvere anche le nostre angoscie, le nostre paure, la nostra fretta di “guarire” e “stare bene”. Un grande senso di pace, ora pervade dentro di me, perchè anche nella visione di questa riflessione c’è la mano di Dio che ha aperto il mio cuore. Grazie Don Mauro <3